ALLA RICERCA DELL’ARCA PERDUTA.L’agronomo dott.Augusto Coppola per l’ennesima volta cerca di spiegare l’inutilità del green pass ai sordi dell’isola d’Ischia

Sono esausto di ascoltare .
“Viviamo un momento storico affascinante ed indimenticabile. File di poveri cristiani, che ogni 48 ore, si accalcano davanti alle farmacie Italiote, per recarsi da un farmacista, che scavi nelle loro narici, alla disperata ricerca di quel fetente di VIRUS. …che purtroppo non c’è! 15 euro cadauno a tampone… a prezzo calmierato”
Ovviamente si può obiettare con la ricorrente frase “si facessero il vaccino e non rompessero i coglioni”… il problema è che a ben vedere, il COGLIONE è quello che la pronuncia. Se si tiene conto di tutto quanto fin’ora capito (Per chi vuol capire)
Con la variante Delta, diffusa in Europa da giugno, la protezione dei vaccini (che non immunizzano!), è scesa dal 90-95% al 65-70%. Vuol dire che le probabilità di contagiarsi nonostante la doppia iniezione non sono poi così basse. Se a questo aggiungiamo, che occorre circa una settimana, dopo la somministrazione, perché il vaccino dia questa “copertura” e inoltre, dopo tre mesi dalla somministrazione, un vaccinato contagiato, contagia come un non vaccinato (informatevi bene…), capirete due cose fondamentali:
1) il green pass non serve a garantire un bel nulla, ai fini della garanzia del non contagio
2) Cosa più importante poi, che chi è costretto per lavorare e vivere, a farsi il tampone ogni 48 ore, con un risultato negativo, È IL SOGGETTO PIÙ SICURO, CHE DI SICURO NON CONTAGERÀ NESSUNO, PERCHÈ È CERTIFICATO CHE NON HA CONTRATTO IL VIRUS E CHE RISCHIA DI PIÙ ACCANTO A UN VACCINATO (con green pass), CHE PUÒ CONTAGIARLO
QUESTI SONO I VERI EROI❗
Quindi, non rompete i coglioni voi e andate affanculo. Ve lo firmo anche
Augusto Coppola