Napoli 31 maggio 2021 Ovazioni ininterrotte per le ineguagliabili interpretazioni di Alessia Moio nel suo recital “Nàpoles …Mi Vida” tenutosi il 29/30 maggio presso la Sala dei Baroni al Maschio Angioino nella rassegna ” Maggio dei Monumenti ” . Con gli arrangiamenti e il sax soprano del M° Fabiano Pappalardo, al pianoforte M° Gabriella Acanfora, al clarinetto il M° Gabriele Carannante e con la danza interpretativa di Imma Mauriello. Un’assamble napoletano dove l’ artista ha saputo offrire al pubblico emozioni davvèro indimenticabili. Meritati bis hanno concluso lo spettacolo.
Un viaggio che ha avuto inzio alle 16:30 con la visita guidata dal Dott. Mraco Carrino fino al concerto delle 19:00 alla scoperta della canzone di Napoli con la Moio. Finalmente si è potuta ascoltare una “Era de maggio” del sommo poeta “puro” S. Di Giacomo come egli intendeva e come la intendeva la sua “anima gemella” Mario Pasquale Costa.
La Cantante–Attrice- Concertista, ci convince sempre più , offre un luminoso esempio di severo studio sulla Canzone di Napoli. Brani come Marechiaro, Avvertimento, Canzone appassiunata, Napulitanata,, Uocchie c’ arraggiunate, Serenata napulitana, La zucconas, Amaro è ‘o bene nella versione della Moio in spagnolo Amargo es l’ amor, per citarne alcuni, sono stati rappresentativi di quel “respiro ellenico” che sta nel suo timbro di voce.
Lo storiografo e musicologo il M° Gianni Cesarini , nell’ ascoltarla di recente in “Mandulinata a Napule” di Murolo-Tagliaferri ha scritto : “Voce affascinate, ricca di armonici, con un fraseggio che ci riporta ai bei temi che furono. Artista con solida preparazione musicale e interprete attenta nel rispettare le intenzioni degli autori, in questo frangente sceglie una dinamica che giustamente non va oltre il mezzo-forte, tocchi melismatici misurati e suggestivi, rallentamenti ben calibrati, una velata sensualità. Arrangiamento pregevole con giusto risalto ai mandolini. Tra le versioni femminili brilla al punto da imporsi come riferimento.
” Ed è proprio così : Alessia Moio ,oggi, rappresenta davvero l’unico riferimento di un dettato lirico senza fine : Napule.
Attendiamo con ansia lo spettacolo dedicato al M° Nino Taranto ” C’era una volta… Nino Taranto l’uomo, la storia, la leggenda” con la Regia di Giulio Adinolfi.
Ciro Ridolfini scrittore